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La Storia

 

L’Istituto Tecnico Industriale nasce come idea nel lontano 1879, in un periodo in cui la città di Chieti, come del resto tutta l’Italia, inaugurava un processo di rinnovamento generale dedicando una particolare attenzione al mondo della scuola e dell’istruzione. Già negli anni immediatamente precedenti erano state istituite diverse realtà scolastiche ed il Preside dell’allora Istituto Industriale e commerciale aperto nel 1866, cav. Filandro Quarantotti, avvocato nonché professore, uomo di rara intelligenza e perspicacia, decise di creare una “Scuola di disegno” che aprì ufficialmente i battenti il 2 gennaio 1880. Questa scuola, affidata al prof. Torquato Scaraviglia, pittore ed architetto ( suo il disegno della scala della chiesa intitolata a S. Francesco per il Corso Marrucino e il progetto di compimento della parte superiore della facciata) diede vita nel 1881 per volontà dell’allora Provveditore agli Studi Giovanni Maierotti alla “Scuola di Arti e Mestieri applicata all’industria” sorta con i contributi degli Enti locali (Comune - Provincia - Società Operaia e Camera di Commercio) ai quali nel 1882 si aggiunse il sussidio di 600 lire del Ministero della Pubblica Istruzione. All’inizio le sezioni erano solo due: la prima - maschile - articolata in sette specializzazioni: orefici ed argentieri, muratori e scalpellini, vasellai, ottonai, fabbri, ferrai, ebanisti, stipettai e falegnami, sarti, tappezzieri e decoratori; l’altra - femminile - dedita al disegno d’ornato, contabilità, lavori industriali di cucito, maglie etc. Il numero degli alunni era di 42 unità, ma appariva destinato a crescere a ritmi serrati. Nel 1888 infatti la Camera di Commercio ed Arti di Chieti, su proposta dell’ingegner Mammarella e per interessamento del suo Presidente cav. Mezzanotte, approvò un Regolamento per l’istituzione di una “Scuola Officine Professionale per le Arti fabbrili e meccaniche” (in cui confluì la “Scuola D’Arti e mestieri applicata all’industria” precedente) che cominciò a funzionare nello stesso anno sotto la presidenza dello stesso ingegnere. Nel 1896 la scuola ebbe un primo assetto con la costruzione di un fabbricato autonomo (oggi sede del Liceo Scientifico “F. Masci”), completo di ogni utile per i contributi degli enti locali.

Grazie poi ad una proficua collaborazione tra la Camera di Commercio e i vari Presidi in carica, il bilancio della Scuola inizialmente molto modesto (talchè “il personale della scuola svolse l’opera sua quasi gratuitamente, contentandosi di modesti assegni annuali”, come viene scritto in un opuscolo conservato nella nostra Biblioteca Provinciale riportando la relazione relativa alla situazione economica del 1896) balzò rapidamente in avanti producendo per conto terzi. “La scuola prosperava, i giovani addestrati al lavoro erano ricercatissimi, e la città e provincia risentivano i vantaggi di questa benefica situazione”(si legge sempre in un opuscolo dell’epoca). Il numero degli alunni aumentava vertiginosamente: 52 nel 1896, 61 nel 1901, 160 nel 1912. Nel frattempo la Camera di Commercio aveva deliberato anche la spesa necessaria per l’impianto di un’ officina per fonderia e l’ampliamento di quella meccanica esistente e il Comune aveva ceduto il terreno adiacente il fabbricato della scuola. Nel 1913, sotto la presidenza dell’ingegner Carlo Carminati il bilancio economico passò da quello iniziale di poco meno di mille lire a quello di quarantamila. Nel 1915 il passaggio definitivo: la scuola venne istituzionalizzata come “Real Scuola Industriale di secondo grado Luigi di Savoia”, dotata di personale governativo e di programmi ministeriali ed acquistò la principale fisionomia di specializzazione per meccanici ed elettricisti. La sua fama, anche grazie all’innovativa presidenza dell’ing. Ripandelli, era destinata a crescere ulteriormente negli anni a venire: nel 1926 nell’ambito della Mostra didattica abruzzese di Chieti ottenne alti riconoscimenti e una medaglia d’oro; nel 1927 e 1928 nel corso di due esposizioni tenute a Tripoli presentandosi con materiale sia didattico che industriale conseguì due medaglie d’oro, nel 1928 alla Esposizione di Francavilla al Mare come miglior espositrice vinse quattro medaglie d’oro e un gran prix. Nel 1929 venne inaugurata la sede attuale, il cui fronte è quello che si affaccia su via P. A. Valignani, grazie alla Camera di Commercio che cedeva 3500 mq. di terreno, al Comune che ne cedeva altrettanti adiacenti, alla Provincia e allo Stato che erogarono fondi: nuove aule, laboratori, officine, interventi a tutti i livelli per far fronte alle esigenze della scuola e per fare in modo che fosse elevata al ruolo di Istituto Industriale. E’ un ulteriore salto di qualità per il “L. di Savoia” che alle Esposizioni dei Littoriali a Bologna del 1930 e 1932 ottenne riconoscimenti prestigiosi, ma i cui alunni dovevano - per conseguire il diploma di periti - trasferirsi a Roma o Fermo. Nel frattempo già nel 1931 erano stati istituiti i corsi liberi di Istituto Tecnico Industriale e il riconoscimento ufficiale arrivò nel 1936 con Decreto Regio per le specializzazioni: Meccanica, Elettrotecnica, Chimica Industriale. Nasce così l’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE LUIGI DI SAVOIA.

 

Nel 1937 escono i primi periti che già precedentemente l’esame di Stato trovano lavoro. Negli anni successivi si licenziano tanti altri periti, destinati a svolgere incarichi importanti e di responsabilità come generali dell’aeronautica (Alberto Mettimano), dell’aviazione (Osvaldo Cesari e Aldo Ciammaglichella), dirigenti Enel (Vincenzo Sciubba) , onorevoli (Aldo Cetrullo), costruttori (F.Paolo Ciammaichella) e perfino scrittori (l’ing. Raffaele Sciubba, autore di un volumetto pregevole sulla sua vita scolastica nell’Istituto). Con la mobilitazione della guerra, i periti industriali sono presenti come ufficiali soprattutto nelle armi del genio, dell’artiglieria e dell’aviazione. Poi, nel dopoguerra, l’Istituto riprende il suo cammino: si ampliano i locali, si adeguano le attrezzature, si migliorano le strutture. Il numero degli alunni cresce a ritmo serrato: da 458 nel 1946 a 2200 nel 1967, mentre la specializzazione per Radiotecnici, istituita nel 1952, si trasforma con lo sviluppo delle tecnologie elettroniche e della Televisione nel 1969 in Telecomunicazioni. Negli stessi anni l’ITIS acquista altre due sedi, separate dal corpo centrale ma limitrofe, per far fronte al gran numero di studenti iscritti (una di queste, uno splendido villino stile liberty, è stato restaurata per intervento diretto della Provincia e restituita alle sue funzioni nel maggio 2004). Si susseguono grandi presidi: da Antonio Rapex a Francesco Barra Caracciolo, Umberto Canuto, Giorgio Cristina, Tito Tecca, Carmelo Corbelli, Leone Tritelli, Donato Vitolo, Silvio Mele, Bindo Panarese; Aurelio Alterio, Stelio Malfi. Nel 1983 nasce sotto la presidenza del prof. Sergio Guazzotti la specializzazione di Informatica che viene potenziata dai suo successori prof. Rocco Morgia e prof. Vincenzo Introvigno. Dal 2004, con alla presidenza il prof.Vincenzo Introvigno, è operante all’interno dell’Istituto anche il Liceo Scientifico Tecnologico che rilascia il Diploma di Maturità Scientifica e differisce da quello tradizionale sia per lo studio dell’Informatica in luogo del Latino sia per l’utilizzazione rilevante dei laboratori nello studio delle discipline scientifiche. È possibile durante e alla fine del biennio passare dall’Indirizzo Tecnico Industriale al Liceo e viceversa. L’Itis è presente anche nell’ambito della formazione degli adulti: è attivo, sempre dal 2004, il Corso Serale “Sirio Multiclassi” articolato in tre livelli, che consente agli studenti ed ai lavoratori di conseguire il diploma di Perito Informatico in soli tre anni. Dal 2010 al 2013 la Dirigenza Scolastica è stata affidata al Prof. Giuseppe Pica, dal 2013 al 2015 al Prof. Edoardo Palazzo. La scuola di oggi, sotto la guida del Dirigente Scolastico prof.ssa Anna Maria Giusti , vede oltre 60 classi, trentaquattro laboratori specializzati (di cui diciotto dotati di PC multimediali), sette aule attrezzate, trentatrè aule nella sede centrale, e altre sei nelle sedi limitrofe; 150 docenti circa , una popolazione studentesca oscillante fra millequattrocento - millecinquecento unità, oltre 20 collaboratori scolastici, 15 assistenti tecnici e 14 assistenti amministrativi, un direttore generale dei servizi amministrativi. Come è sua tradizione, la grande famiglia dell’ITIS è in costante aggiornamento in una linea di ideale continuità con il passato per cui appare sempre attuale il motto che un tempo ornava la bandiera dell’Istituto: AD MAIORA FIDENTES PATRIA VOCET.

La Storia della scuola

La nostra Istituzione Scolastica è stata costituita grazie ad un apposito decreto degli organi competenti in materia. Di seguito alcuni momenti importanti, rappresentati tramite timeline, delle nostre attività più recenti.